sabato 19 luglio 2014

dalla stampa





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Riusciremo mai a parlare civilmente di omosessualità?

Caro Beppe,
sono un ragazzo omosessuale di 17 anni stufo di leggere commenti di dubbia intelligenza su alcuni articoli del Corriere della Sera riguardanti l’omosessualità. Chi chiede diritti si sente chiamare finocchio, depravato, rovina del mondo e – incredibile ma vero – comunista. Dall’altra, chi cerca di argomentare il proprio scetticismo è additato come omofobo, nazista, demente, uomo del medioevo, servo della Chiesa. Quando va bene, gli si augura un figlio omosessuale. Mi chiedo: che senso ha tutto questo? Noi italiani non riusciamo proprio a discutere senza insultarci o è la rete che tira fuori il peggio di noi?
Rispetto degli etero per i gay. Rispetto dei gay agli etero. Chiedo tanto? Manuel Esposito,

No, dici bene.  Ma non amareggiarti, Manuel: certi commenti imbecilli sono una vergogna per chi li scrive.Tocca leggerli in coda a notizie/pezzi su qualsiasi argomento: dal calcio alla politica, dalla televisione all’immigrazione. C’è gente frustrata cui non sembra vero di sputar veleno dietro lo schermo di un computer, spesso coperta dall’anonimato. Va compatita, perché vive male. Il motivo per cui abbiamo eliminato la possibilità di commentare le lettere a “Italians”, dopo un esperimento durato qualche mese, è questo: trenta fanatici tenevano impegnate cinque persone nella moderazione. Nessun giornale e nessun forum può permettersi una cosa del genere.
Torniamo a noi. Oggi di omosessualità si parla con più serenità, rispetto a qualche tempo fa. Soprattutto tra le giovani generazioni. L’importante – come tu lasci intendere – è evitare eccessi, provocazioni e intolleranze, da parte di tutti. L’Italia è un paese conservatore che si finge disinvolto: ci vuole tempo. Ma le cose stanno cambiando, soprattutto tra le nuove generazioni. Dalla religione alla politica, molte cose sono in movimento. Vedrai. QUI-

NO NO E NO! Ci sono commenti sporchi di sangue!!! E sono tutti di una parte sola: gli omofobi!

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Omosessualità/1: Italia conservatrice? Meno di altri Paesi


Caro Beppe,
Vorrei farle un appunto riguardo il suo commento alla lettera di Manuel Esposito (http://italians.corriere.it/2014/07/15/riusciremo-a-parlare-civilmente-di-omosessualita/).
Lei dice:
“Oggi [in Italia] di omosessualità si parla con più serenità, rispetto a qualche tempo fa. Soprattutto tra le giovani generazioni. L’Italia è un paese CONSERVATORE che si finge disinvolto: ci vuole tempo”. Dunque lei sottintende che la maggior parte dei paesi del Resto del Mondo sia “PROGRESSISTA”.
Mi permetta di ricordarle che l’Italia “conservatrice” si trova in numerosissima compagnia: :
1) Fino al 2003 la Gran Bretagna ha avuto una legge che proibiva la “promozione” dell’omosessualità pressoché identica alla legge introdotta di recente dalla Russia di Putin.
2) Il Regno Unito è il 15esimo Paese del mondo ad avere legalizzato i matrimoni gay. Mancano ancora 178 paesi alla lista delle nazioni “civili e progredite” che hanno conquistato questo traguardo e sappiamo che nei paesi islamici l’omosessualità è ancora punita con l’impiccagione e che da quelle parti ci vorrà un secolo almeno prima di vedere un po’ di “progresso”.
3) Anche in America (l’America di Obama il progressista) la strada verso il “Progresso” è ancora piuttosto accidentata: solo 17 Stati su 52 (cioè un terzo) hanno legalizzato il matrimonio omosessuale.
4) In Francia ci sono fortissime “resistenze” a causa dello straordinario successo del “Le-Penismo”.
Sono sicuro che l’Italia arriverà allo storico traguardo molto prima dei 35 Stati americani della “Bible Belt” e certamente prima di almeno un centinaio di altri paesi.
Insomma: non siamo proprio gli ultimi come si tende a far credere.
Quanto al Regno Unito che oggi ci appare cosi “progredito”, ricordo che il reato di omosessualità fu abolito solo nel 1967 in Inghilterra e Galles e nel 1981/82 in Scozia/Irlanda del Nord.
In Italia, invece, paese “conservatore”, nel lontanissimo 1890. Quasi un secolo prima! Andrea Cozza, cozzandrea_75@yahoo.it QUI-

 Consolatorio rapportarsi agli ultimi della classe. Evidentemente. A quanto pare siamo fermi al 1890!  Essere primi OGGI no?
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OMOSESSUALITÀ/2: FRANCIA E BELGIO INSEGNANO


Caro Severgnini,
Mi ha molto colpito la maturità e la serietà del diciasettenne che qui su Italians ha scritto chiedendosi perché, fra omosessuali e non omosessuali, non si possa dialogare in maniera civile.
Da gay, quasi quarant’anni in più del giovane che ti ha scritto, trovandomi in Belgio e Francia nei giorni scorsi, non ho potuto esimermi da notare qualche differenza con l’Italia, in termini di serietà, maturità, dialogo.
- Programma radiofonico leggero su una stazione chiaramente dedicata alle giovani generazioni. C’è chi chiama per trasmettere, in diretta, messaggi di qualunque tipo ad altri ascoltatori. Chiama Cédric che vuole fare in pubblico la dichiarazione d’amore alla persona cui è legato da un anno. Come si chiama? Julien! I conduttori trasmettono il messaggio, senza alcun disagio né commento, come se fosse la cosa più naturale del mondo, come in effetti è.
- L’indomani mattina prendo il supertreno Bruxelles-Parigi (il Thalys). All’ingresso del vagone fra i vari giornali disponibili per i passeggeri di prima classe, fra “The Economist”, “L’Express”, “Stern” etc, c’è in bella mostra “Tetu”, mensile (non pornografico) della comunità gay francese. In tutta normalità. Luca M., umbrotoscano@gmail.com QUI-

Sempre lì: perchè ci sono persone che fanno commenti grondanti sangue, e se ne compiacciono.

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CHI C’ERA AL PRIDE DI LONDRA 

C’erano i drappelli delle Forze Armate, i dipendenti dei ministeri, l’associazione degli agenti immobiliari (il vero Potere, visti i costi delle case a Londra). C’era un gruppo di cristiani di varie denominazioni, c’erano ebrei sorridenti, musulmani con veli colorati e un cartello maliziosissimo (tenuto da una ragazza). C’era la banda, c’erano padri e madri che confermavano l’apparente legge naturale “due gemelli in una situazione eccitante scatteranno sempre in due direzioni opposte”. Dalla parata del Pride di Londra, i Gay Gooners. I gay (e alleati) della curva dell’Arsenal. Marta Maria Casetti, mmcasetti@gmail.com QUI-


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No al rinnovo del contratto dopo i «sospetti» di omosessualità (*)(**)(°)

 

 

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 (*) gay-us-marine-how-viral-kiss-photo-changed-his-life

Gay US marine on how viral kiss photo changed his life - See more at: http://www.gaystarnews.com/article/gay-us-marine-how-viral-kiss-photo-changed-his-life311212#sthash.Y02j0UrE.dpuf
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Unioni civili e convivenze di fatto: un passo avanti, ma verso il segregazionismo giuridico

 

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Napoli: Trascritto in Comune il primo matrimonio gay(*)(**)

ROBERTO E MANUEL

 


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Unioni gay: arrivederci, adozione, ciao (*)



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Il colosso delle spedizioni Dhl:  Il congedo matrimoniale sarà esteso anche alle coppie gay

 

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  Università di Urbino: arriva il doppio libretto per gli studenti in attesa di cambiare sesso

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Frederic Martel:

"In Vaticano c'è un eccessivo atteggiamento anti-gay"

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Vescovo messicano: "L'omofobia è una malattia". A maggio aveva battezzato la figlia di una coppia lesbica

 

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Findus, nello spot la mamma dimentica (o fa finta?) che il figlio è gay

 

sembra sia una modifica legata a sintesi dello spot in 15''

 

sarà... 

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 Calcio femminile, la capitana inglese: «Aspetto 2 gemelli dalla mia partner»

 
Auguri!

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  Sesso lesbico in cambio promesse di carriera. Scandalo saffico a Yahoo.

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Catania, fidanzate allontanate da un lido per un bacio.

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Ballo di fine anno "arcobaleno" per le coppie di adolescenti gay

 

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Drag queen in bianco e nero, le performer che hanno fatto la storia

 

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 Dusty Springfield

 Dusty, alcol, malattia mentale, omosessualità mai svelata. E talento

 

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  Los Angeles, spot osè per il reality: ballano nudi in strada

 

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CAVA DELL'ISOLA: RIAPRE MA ...

 

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Nero Nerissimo

 

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famiglia omoparentale

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Addio parole: Arriva il social fatto solo di faccine

 

Negli States verrà lanciato Emojli, un social network fatto solo di emoticon, username compreso.

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(*) il nostro cervello è un'Odissea a fumetti

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Capitan America sarà nero nella nuova serie (^)

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 Fumetti, il supereroe Thor diventa una donna


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Perplessità assoluta:

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