lunedì 28 aprile 2014
domenica 27 aprile 2014
dalla stampa
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Da Il Grande Colibrì, per non dimenticare quel che sta succedendo in tutta Africa:
Uganda, non solo parole: più dura la caccia omofobica
---Presi!
---Pavel Durov
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Cotto e Frullato
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Stephen Sutton
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C'è un nuovo farmaco in grado di salvare ogni anno milioni di vite, peccato che solo i ricchi possano permetterselo. Si chiama Sofosbuvir e con un costo che va dai 50 ai 100.000 euro per paziente, in 12/24 settimane debella l'epatite C, malattia mortale e contagiosa che affligge due Italiani su 100.(*)
C'è una nuova forma geometrica: scoperta l'emielica
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Vargas Llosa contro i vescovi del Perù sui matrimoni gay: «Trogloditi»
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Jodie Foster ha sposato la sua ultima fidanzata (*)(**)
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Francia, 7.000 matrimoni gay in un anno: sono il 3% del totale
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Sei antigay? E io ti licenzio
Ha sollevato un polverone il caso dell'amministratore delegato di Mozilla spinto alle dimissioni per aver osteggiato i matrimonio gay. Ma è di episodio isolato. 'E' stata la rivoluzione di Obama: trasformare la società americana rendendola sempre più pronta a riconoscere validità a diritti umani tout court'
Gay, impariamo dagli Usa
Negli Stati Uniti la Corte Federale ha cancellato la legge che distingueva e limitava i diritti delle coppie sposate omosessuali rispetto a quelle eterosessuali. In Italia invece è ancora impossibile andare a trovare il proprio compagno in ospedale, se è dello stesso sesso
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Brendan Eich, la Proposition 8 e il matrimonio gay
Brendan Eich, AD di Mozilla che produce il browser Firefox, è stato costretto a licenziarsi. La sua colpa: aver donato nel 2008 mille (!) dollari a favore della campagna per la Proposition 8 contro il matrimonio gay. Non discuto qui se sia giusto legalizzare le unioni omosessuali (per me sì) e le adozioni da parte di queste coppie (per me no). Sono solo spaventato. Ha diritto d’esprimersi solo chi fa parte del pensiero dominante. Chi la pensa diversamente, a casa! Pierpaolo Cammelli , p.cammelli@tiscali.it
La preoccupazione esiste, ma bisogna capire cosa sta accadendo in America. Il diritto a sposarsi tra persone dello stesso sesso è considerato, sempre di più, un diritto civile. Chi s’oppone viene visto come qualcuno che, cinquant’anni fa, avesse negato l’uguaglianza tra bianchi e neri. Quest’impostazione, unita alla passione dei sostenitori della causa, fa sì che molti politici americani si siano schierati a favore (i democratici); o tacciano (i repubblicani). Sempre di più, negli Usa e in Nordeuropa, il matrimonio viene considerato l’unione legale tra due persone; non tra due persone di sesso diverso.
Resta un fatto: chi esprime dubbi in materia rischia il linciaggio digitale; se si tratta di un’azienda, un marchio o un artista, il boicottaggio. Questo fa sì che i personaggi pubblici stiano alla larga dalla questione. Sta accadendo anche in Italia, specialmente dopo quant’è accaduto a Guido Barilla, che su Radio24 s’è invischiato in una catastrofica dissertazione sul tema.
Arriveremo al matrimonio tra persone dello stesso sesso? Credo di sì, perché la determinazione di chi lo vuole è superiore all’energia di chi non lo vuole. E’ giusto che ogni dubbio venga zittito, e ogni critico sia attaccato come omofobo, razzista o peggio? Secondo me, no. Quando le buone intenzioni diventano aggressive, e rifiutano di considerare le difficoltà altrui, bisogna rizzare le antenne.
Non solo: la foga eccessiva rischia di diventare controproducente. L’Italia è un paese empatico. Le resistenze davanti al matrimonio omosessuale si sciolgono quando le persone intorno a noi scelgono quella strada. Vedere due amiche felici che tirano su figli splendidi e li riempiono d’amore, frequentare colleghi che hanno attraversato la vita insieme e si sostengono a vicenda: queste cose fanno riflettere, non gli insulti e gli isterismi. Questo porta a dire, come papa Francesco: “Chi sono io per giudicare?”.
Eppure vedrete: anche questa risposta mi guadagnerà insulti. Ma dovevo darla: i giornali sono i luoghi dove ragionare sul mondo che cambia. Se no, che ci stiamo a fare?
Resta un fatto: chi esprime dubbi in materia rischia il linciaggio digitale; se si tratta di un’azienda, un marchio o un artista, il boicottaggio. Questo fa sì che i personaggi pubblici stiano alla larga dalla questione. Sta accadendo anche in Italia, specialmente dopo quant’è accaduto a Guido Barilla, che su Radio24 s’è invischiato in una catastrofica dissertazione sul tema.
Arriveremo al matrimonio tra persone dello stesso sesso? Credo di sì, perché la determinazione di chi lo vuole è superiore all’energia di chi non lo vuole. E’ giusto che ogni dubbio venga zittito, e ogni critico sia attaccato come omofobo, razzista o peggio? Secondo me, no. Quando le buone intenzioni diventano aggressive, e rifiutano di considerare le difficoltà altrui, bisogna rizzare le antenne.
Non solo: la foga eccessiva rischia di diventare controproducente. L’Italia è un paese empatico. Le resistenze davanti al matrimonio omosessuale si sciolgono quando le persone intorno a noi scelgono quella strada. Vedere due amiche felici che tirano su figli splendidi e li riempiono d’amore, frequentare colleghi che hanno attraversato la vita insieme e si sostengono a vicenda: queste cose fanno riflettere, non gli insulti e gli isterismi. Questo porta a dire, come papa Francesco: “Chi sono io per giudicare?”.
Eppure vedrete: anche questa risposta mi guadagnerà insulti. Ma dovevo darla: i giornali sono i luoghi dove ragionare sul mondo che cambia. Se no, che ci stiamo a fare?
QUI
Poverini, si sentono attaccati come "omofobi, razzisti o peggio". A loro la scelta di come preferiscano definirsi. Al solito si gira la frittata con le vittime fatte passare per aggressori, con un colpo al cerchio e uno alla botte: si tirano fuori gli amici gay di prammatica (e stranamente anche amiche lesbiche) i quali però non si sposino, per carità!!. E figliassero solo quelle coll'utero. Magari dopo stupro riparatore.
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Matrimoni gay e diritti civili: non se ne farà nulla
Caro Beppe, la tua risposta a Pierpaolo Cammelli (“Brendan Eich, la Proposition 8 e il matrimonio gay” – http://bit.ly/1lImL9o) circa i matrimoni gay e il fatto che “ci arriveremo anche poiché la determinazione di chi lo vuole è superiore all’energia di chi non lo vuole” non mi trova d’accordo. Nel Paese esiste una forte componente conservatrice contraria a qualunque cambiamento, a prescindere dalla tematica specifica. Tanto più questa maggioranza è silenziosa, e tanto più è inutile lottare, poiché è da 25 anni che sento parlare di “unioni civili”, di necessario approccio moderato senza le adozioni, senza parola matrimonio, di Pacs, di Dico, di “civil partnership” alla tedesca, che Renzi in 3 mesi si è già rimangiato, ma è solo un pretesto per partire con una mediazione della mediazione che poi resa persino peggiorativa della giurisprudenza delle sentenze. Gli italiani ce l’hanno nel sangue questa resistenza silenziosa a tutto e a tutti, e i politici sono riusciti a sterilizzare i pochi episodi epocali di cambiamento come i referendum sul maggioritario e sull’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Nonostante un Parlamento teoricamente favorevole ai diritti civili non non interessa a nessuno che i diritti passino, neanche ai pochi politici che si dichiarano a favore e utilizzano questa tematica per prendere qualche voto in più sapendo come essa sia scomoda da trasformare in fatti. Non siamo gli USA: se riusciamo a inventarci panzane tipo “non paghiamo il debito, usciamo dall’euro, e quindi dall’Europa che così risolviamo il problema con la svalutazione” – che è pur sempre un “fare qualcosa” – e su questo partiti come la Lega, il Movimento 5 stelle e altri rischiano di avere metà dei voti degli italiani alle europee, vuoi che non ci sia una schiacciante maggioranza in Parlamento e tra gli italiani tutti d’accordo su un “non facciamo nulla” sui diritti delle coppie conviventi dello stesso sesso, Beppe? Gianluigi Melesi, gmelesi@hotmail.it
QUI--
Gli USA, fuori da Manhattan e San Francisco
Caro Severgnini, francamente quello che e’ successo al fondatore di Mozilla non dovrebbe sorprendere (“Brendan Eich, la Proposition 8 e il matrimonio gay” – http://bit.ly/1lImL9o). Innanzi tutto perche’ gli USA sono un paese profondamente conservatore (sia a destra che a sinistra) dove spesso le idee sono espresse in modo draconiano. Fuori da Manhattan e da San Francisco (Los Angeles ha il serbatoio di Orange County, piu’ conservatrice dell’Alabama!) i matrimoni gay non piacciono, Obama non piace perche’ non e’ bianco (e null’altro) e (credici o no) Putin e’ ammirato perche’ “ha i ‘cojones’ per difendere i suoi cittadini”. Gli italiani o europei che pensano che gli USA siano quello che sentono a New York tra intellettuali che vanno da Eataly e adorano la Toscana, sono ancora piu’ fuori strada di chi pensa che a Los Angeles siano tutti stelle del cinema! Davanti all’irrigidimento a destra (incapace di incarnare un pensiero conservatore di valore intellettuale), i “liberal” hanno adottato felicemente atteggiamenti intransigenti “staliniani” simili che hanno provocato una polarizzazione della societa’. Chi paga? I poveretti che “osano” avere idee diverse nel posto sbagliato, trattati con intolleranza da Inquisizione. Naturalmente fa piu’ specie che le vittime di persone “di cultura” a sinistra (non cioe’ dei redneck tatuati) siano altre persone di cultura, anche se moderati (il CEO di Mozilla), ma il concetto e’ quello, e nulla cambiera’ finche’ i partiti americani non migreranno al centro (i repubblicani per primi, se non vogliono suicidarsi). Saluti dal codice postale 90069 (dove i conservatori sono il 5% e gli “indipendenti” meno del 20%). Duccio Mortillaro, dmortillaro@hotmail.com
QUI---.---
"Festa delle famiglie" a Firenze il 4 maggio 2014
I figli sono di chi li ama e cresce, non di chi li genera
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La rivincita dei single: «Figli felici anche con un solo genitore» (^)
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"Il Papa mi ha chiamato e mi ha detto che un divorziato non fa male a prendere la comunione" Alla faccia del relativismo! Che non si fa per attrarre un po di pubblico in più. (*)
Divorziati? La porta è aperta!
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L'onorevole Razzi: ''Gli uomini sessuali? Mai avuto problemi con loro''
Ospite del programma ''Lo Schiaffo'' su Class tv , l'onorevole Antonio Razzi, tanto amato e imitato da Maurizio Crozza, sul tema dell'omosessualità racconta un aneddoto legato al passato, quando faceva il capo operaio: ''Avevo tre operai 'uomini sessuali', grandissimi operai, mai avuto problemi con loro. E alla domanda: ''Vedrebbe in Italia un premier gay? ''Se sa portare del bene al Paese'', risponde, 'perché no?''In più anche QUI-
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Spot contro il bullismo: vittime di oggi, oppressori di domani
Sulle note di 'I will survive' di Gloria Gaynor, scorrono le mmagini di azioni di bullismo. E' la nuova campagna della Del Campo Nazca Saatchi & Saatchi Argentina, che, nelle sue intenzioni, vuole rivolgersi ai 'bulli' con questo messaggio: "I nerd di oggi saranno i boss di domani". Nel video infatti, le vittime esprimono sentimenti forti di vendetta e il desiderio di potersi rivalere sui loro carnefici.: "Diventerò un amministratore delegato (CEO) e tu mi pulirai le scarpe, sarai il mio animale domestico".La campagna non è stata ben accolta da tutti. C'è chi crede che il messaggio veicolato, la trasformazione in oppressore nel futuro, non sia quello giusto per sensibilizzare la gente su un tema così delicato e complesso
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Madonna, la gaffe della popstar: mentre gioca su Buzzfeed scrive: "Putin è gay"
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Turchia, “essere trans è molto pericoloso. O si combatte o si muore. Noi lottiamo”
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«Uomini, chiudete le gambe»
La battaglia delle femministe turche
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Le 30.000 firme contro Belen: meglio boicottare gli sponsor del programma. (^)(^^) (§)
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La campagna lanciata dal megastore SuitSupply è troppo maschilista:
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by Francesco Lo Sapio via
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Il mega yacht “Guilty”(*)
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Omaggio del web al Super Santos-
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Sulla carta d'identità la data di morte invece della scadenza. L'errore dell'ufficio anagrafe.
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Mha! vediamola come un inizio...
E' solo l'inizio, nevvero?(*)
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Se Amsterdam cancella i coffee-shop
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Bansky, l'artista contro "Stealing Bansky", mostra-asta delle sue opere
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Opere digitali di Warhol scoperte in un computer Amiga
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Nokia addio, diventa Microsoft Mobile (o forse no)
1865-2014: la fotostoria di Nokia
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Poco meno di due chili di peso, un brillante display da 10 pollici e sistema operativo Symbian. Nove anni prima dell’iPad era questo il miglior tablet in circolazione. Si chiama M510, era stato realizzato da Nokia nel 2001 in mille esemplari ma subito accantonato. Dei dispostivi prodotti oggi ne sopravvivono solo 130 esemplari in possesso di chi ha partecipato all’esperimento dell’epoca. La riscoperta dell’M510 è dovuta al sito web finlandese Digitoday. (*)
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Borragine
Borago officinalis (edible plant) |
buona per ravioli, torta verde, tagliatelle verdi e tanto altro.
Un tempo ne cresceva tanta intorno casa.
I fiori mi piacciono, bel colore.
sabato 26 aprile 2014
Si avvicina il Comicon 2014
Comicon racconta i rapporti tra fumetto e cinema
Comicon, in copertina su «Topolino»
Comicon, le regole-
Wolverine -
Dylan Dog by The Jackal, il trailer
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Capodichino, sulle ali del fumetto
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Last Man, al Grenoble il manga europeo di Bastien Vivès
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Programma Comicon Off
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. L'ho detto che il nuovo sito nun me piace, si?
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venerdì 25 aprile 2014
Hong Kong: il tavolo è a prova di gatto
Fantascienza?
"Il dilemma di Benedetto XVI": la copertina profetica di Urania.
Un numero del marzo 1978 mostrava due pontefici, disegnati dal celebre illustratore Karel Thole, uno di fronte all'altro.
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