venerdì 27 febbraio 2015

dalla stampa



"#allacciamoli", insieme contro l'omofobia nello sport



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Un procione per vincere il bullismo

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"Libera", prima squadra italiana di rugby con giocatori omosessuali e eterosessuali. "Lo sport è una grande scuola di vita"

 

 Anche solo per statistica, le squadre mistre saranno innumerevoli
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Nozze gay a Grosseto, il giudice ordina la trascrizione (bis)

Dopo il no della Corte di appello e il nuovo ricorso di Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci




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Diritto di amare, a Napoli si celebrano i risultati di «DiverCity»

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 "Sei omosessuale? Non ti rinnoviamo la patente". Il caso di un ragazzo di 29 anni di Pavia-(fake?)

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Monza, mozione pdl in Comune: "Parlano di omosessualità, via quei libri dalla biblioteca"

Bulli omofobi perseguitano compagno in chat. Indagini sui prof

Gay picchiato, denunciato un 22enne
«Sì, sono stato io»

"Controllate gli omosessuali", bufera a Madrid su capo sicurezza metro

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Oscar 2015, Graham Moore di Imitation Game: "Ho tentato il suicidio a 16 anni, mi sentivo diverso. Ora dico: siate strani, siate diversi"

Oscar 2015: Neil Patrick Harris in mutande sul palco del Dolby Theatre. Conduzione da statuetta

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Il progetto fotografico #Couples


Buonasera signor Severgnini,
a metà dicembre abbiamo realizzato senza alcun finanziamento la campagna contro le etichette sociali – #MoreThanLabels https://www.youtube.com/playlist?list=PLyvNEqbuQLrXcccfoQ2rayZD7x7B5ipiO ) – le giriamo questo nostro progetto fotografico per una sua valutazione –
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.770497676377409.1073741865.189297961164053&type=1 –
Si tratta di 14 scatti che ritraggono situazioni di coppia in forma scherzosa e ironica legati a due hashtag, #Couples e #SanValentinoRibelle .
L’iniziativa è totalmente autoprodotta, siamo due ragazzi di Roma e per le foto non c’è nulla da pagare ma è sufficiente solo citarci (o dare la nostra pagina facebook) nel caso l’iniziativa le interessasse.
Le faccio i complimenti personali per il libro di qualche anno fa sulla sua esperienza negli Stati Uniti!
Romedia Studio www.romediastudio.com www.facebook.com/romediastudio    Federico Lucas Pezzetta e Federica Balestrieri, inforomedia@romediastudio.com -QUI-

 

Quando dici ai tuoi genitori che sei gay


Caro Beppe e cari Italians, ho scaricato il video del cortometraggio girato dall’Associazione “PLFAG China” – Parents, families, friends of lesbians and gays – che ha come protagonista un ragazzo alle prese con la sua dichiarazione di omosessualità ai genitori. La loro reazione iniziale è dura, ma dopo un anno questi lo invitano a tornare a casa perché lo amano, come è naturale che sia. Il video è preciso, essenziale ma non scarno, sentimentale ma non sdolcinato. Fotografia, sequenze e testi perfettamente calibrati. I sottotitoli, in cinese, sono stati misericordiosamente affiancati da quelli in inglese, quindi niente panico! Il link è: http://video.corriere.it/cina-coming-out-un-ragazzo-gay-la-famiglia/c78c5b22-b8e4-11e4-b4ca-88f092eacdcb – Al di là delle lacrime che mi sono irrimediabilmente scese alla fine della visione, mi sono fermata a riflettere su alcune cose. La prima è il numero elevatissimo di persone, che anch’io in minima parte ho contribuito a far lievitare (pare siano 108 milioni) che lo hanno condiviso: la dice lunga sull’interesse che suscita questo argomento. La seconda è che nei giorni scorsi mi era capitato di vedere un video di due gemelli americani che avevano deciso di comunicare la notizia della propria omosessualità al padre, al telefono, perché di persona gli era mancato il coraggio. Il padre ha reagito però con amore e comprensione, rassicurandoli sui sentimenti che provava per loro. Significativo è il fatto che si trovi la forza, usando Internet come vera e propria rete di protezione, di affrontare una questione così intima, condividendola con il mondo e contemporaneamente con le persone più care, come se queste in qualche modo potessero sentirsi a loro volta protette. O incapaci di reagire diversamente dalla massa, non so. Resta il fatto che, al di là delle culture, della modernità o del modernismo di una società, quello dell’omosessualità è ancora un argomento penoso da affrontare, sia per chi vive la vicenda in prima persona, sia per i familiari, spesso impreparati ad affrontare la diversità dei propri cari. Da madre mi chiedo sempre cosa farei e, come accade in ogni ricostruzione teorica, mi prefiguro impeccabile e senza sbavature. So però che alla prova dei fatti probabilmente mostrerei tutta la mia fragilità di madre e donna. Ma perché, mi chiedo? So che l’amore per mio figlio (e mia figlia) non cambierà e cambierebbe mai. Forse mi preoccuperei delle difficoltà, degli ammiccamenti, delle risatine a cui verosimilmente con cui dovrebbero fare i conti. Poi raccolgo le idee e mi dico che il mondo si cambia con la sconfitta silenziosa dei pregiudizi, camminando a testa alta, capendo che “normale” è una parola difficile da catalogare, che “là fuori” ci sarà sempre qualcuno che la pensa diversamente da noi, che in questo caso non ci sono colpe. Ecco, forse questo direi a mio figlio. Marinella Simioli, marinella.simioli@virgilio.it-QUI-

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La bambina con il cognome delle due madri (quella adottiva e quella biologica)

I single potranno adottare un bimbo - Tutti i figli potranno conoscere i genitori biologici

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«Terzo genere? Individui asessuati utili per il nuovo mercato globale»

 

 

Nella clinica olandese dove si «sospende» la pubertà degli adolescenti transgender

 «Nuove leggi per cambiare sesso Senza è difficile anche andare in posta»

 


Doppio libretto agli studenti trans Così cambiano le università 

 Né maschio né femmina, università Usa riconosce il terzo genere «neutrale»

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Svolta in casa Apple: ora faccine multietniche e gay friendly

Emoji ‘gay friendly’ di Apple: la comunicazione per immagini che prende atto del reale




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Turchia, uomini in gonna contro la violenza sulle donne


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Oltre l’aborto, ripensiamo la legge 194


Meglio: applichiamola davvero!
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"I Simpson non sono ambientati negli Stati Uniti". La teoria dell'astronomo Phil Plait


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Charlie Hebdo in edicola  dopo 50 giorni di stop.

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L'ultimo viaggio di Diuki: un bagno nell'oceano per il cane malato


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30enne italiano campione di windsurf trovato morto


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Il Google cultural institute “salva” l’archivio Alinari

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Il materiale più resistente del mondo? I denti delle patelle--

 

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 "Volevo fare l'ingegnere, ma a 29 anni ho scoperto di saper disegnare": la storia di Andrea fa credere nei sogni

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 Viaggio nella metro di Napoli: il timelapse

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Milano, i tombini degli stilisti colorano Montenapoleone

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Firenze, piazza Duomo, nudo per una fotografia

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Marvel, i supereroi come non li avete mai visti

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