domenica 28 giugno 2015

dalla stampa






Diritti gay, sì della Corte Suprema Usa ai matrimoni omosessuali in tutti gli Stati


Nozze gay Usa: la Casa Bianca si tinge dei colori dell'arcobaleno. Il presidente Obama: "Grande passo per l'uguaglianza" (*) (**)(***)(°)(°°)

Obama: «Un grande passo  per l’uguaglianza di tutti gli americani»

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Matrimoni gay: sentenza storica dagli USA.

Dallas, finalmente il "Sì": coppia gay può sposarsi dopo 50 anni

Siamo grati a Dio e all'America per aver riconosciuto il nostro amore-

Usa, nozze gay legali: 35 aziende americane festeggiano su Twitter

Anche le star applaudono (*)

La Corte Suprema americana e il Parlamento italiano-

Diritti gay: sui matrimoni arriva dalla Corte Suprema Usa una lezione per l’Italia

Sì alle nozze gay in Usa Un atto di fiducia nel matrimonio che ci rende migliori

 L’amore vince. Sì dai giudici Usa ai matrimoni tra persone dello stesso sesso

 La lezione americana sui gay: con più libertà si rafforza anche la lotta al terrore

 P.S. Si dice “marriage equality”

The Stunning 15-Year March to Marriage Equality Around the World



Mary Bonauto, l’italoamericana  che ha portato le nozze gay negli Usa

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PRIDES

Liberazione omosessuale e le rivolte iniziate nel 1969


Bologna, il giorno del Pride: il corteo Lgbt per i diritti

 

Torino: migliaia in piazza con il sindaco e la banda dei vigili

Gay pride, Fassino: ‘Torino per i diritti Lgbt’. Ma niente foto con la Drag queen

 Al Gay Pride di Milano anche le aziende scendono in campo per i diritti

Milano Pride, in migliaia in corteo per chiedere uguali diritti e stop alle discriminazioni (*)

Gay Pride Milano, 100mila manifestanti per le strade della città. Pisapia: “Un urlo forte al Parlamento”

Milano Pride, al corteo spunta un prete

 

Il Pride a Palermo, migliaia in piazza per il corteo aperto da Leoluca Orlando

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Gay Pride 2015 di Londra, a chi serve?

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Lucia, youtuber con 350mila fan «Così combatto l’omofobia»

 il suo canale YouTube e la sua pagina Facebook

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E' tutta colpa del gender (*)

Gender, la psicosi collettiva che si vorrebbe attribuire alla Costituzione

Lettera aperta al Family Day e al premier

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Siamo tutti cisgender o transgender
La definizione entra nel dizionario di Oxford

Transessuale, cioè normale


I transgender e la battaglia per cambiare nome



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USA: liberal e conservatori, intolleranza e paura


Il lettore Fabrizio Vinci solleva un punto dolente della dialettica politica contemporanea (“Omofobia e famiglia gender” – http://bit.ly/1eLoaKH ): una guerra fra talebani, anche se limita le sue osservazioni all’Italia e al dibattito sul cosiddetto matrimonio omosessuale. Purtroppo, l’atteggiamento “talebano” è ormai diventato la norma in qualsiasi discussione. In USA, rimanendo in tema, Conor Friedersdorf sull’”Atlantic” (giusto per prevenire i simpatici Italians che mi danno del lobotomizzato da Fox News e Rush Limbaugh, che detesto al pari di Rachel Maddow e Keith Olbermann), riporta il caso dei coniugi O’Connor, ex-proprietari di una piccola pizzeria in Indiana: un giornalista di una TV locale si presenta un giorno nel locale e chiede ai proprietari cosa farebbero nel caso una coppia omosessuale volesse assumerli come catering per il proprio matrimonio. Gli O’Connor rispondono che la loro fede gli impedirebbe di partecipare a tale cerimonia ma che nel loro locale tutti i clienti sono serviti indistintamente. La risposta sui social media è da far accapponare la pelle: decine di migliaia di commenti al vetriolo, incluso il tweet di un insegnante di scuola superiore “Who’s going to Walkerton, IN to burn down #memoriespizza w me?”. La pizzeria è stata chiusa, una famiglia ha perso il frutto del lavoro e dei sacrifici di una vita, e i liberal, campioni di tolleranza, celebrano un’altra vittoria della loro intolleranza. Un amico di universitaria memoria, lui studente di storia, io di matematica, mi disse una volta: la differenza principale tra la destra e la sinistra è nel movente ultimo, per la destra è la paura, per la sinistra è l’odio. C’è una certa dose di verità in questa cruda semplificazione. I conservatori americani hanno paura del nuovo e del diverso, e si difendono spesso con mezzi inappropriati, ma i liberal odiano, profondamente e intimamente, chiunque la pensi diversamente, e hanno un insulto pronto per ogni occasione. E come su Wikipedia, alla fine non vince chi ha migliori argomenti, ma chi meglio argomenta e riesce a convincere più persone.-Andrea Cogliati, andreac71@hotmail.com-QUI-

Meglio avere due papà o due mamme piuttosto che l’orfanotrofio


Cari Beppe, Tex, Italians tutti,
confesso di non avere mai avuto le idee particolarmente chiare sulla famiglia omosessuale. Sono sempre stato graniticamente convinto nel supportare il matrimonio omosessuale, ma sui figli confesso di essere stato molto meno granitico.
Ovviamente credo sia dovuto all’essere vissuto per 36 anni immerso in una cultura cattolica, visto che sulla base dei dati disponbili è appurato che i figli di coppie omosessuali non sembrano risentire dell’omogenitorialità, e soprattutto la quantità di figli di coppie gay che sono omosessuali a loro volta non sembrano essere poi così diversi dal resto della popolazione, anche se i dati a questo proposito non sono ancora particolarmente numerosi. D’altronde, se bastasse la famiglia a decidere l’orientamento sessuale, il tema dell’omosessualità non esisterebbe.
Però oggi ho avuto un’illuminazione: in metropolitana sono seduti una mamma, un papà e loro figlio, età all’incirca 9-10 anni. Io sono concentrato sul mio libro, però a un certo punto il mio ascolto selettivo prevale. La mamma e il figlio stanno parlando di “papà” e “mamma” e il bambino, candido candido, dice: ma in fondo io penso che sia meglio avere due papà o due mamme piuttosto che essere lasciati in un orfanotofrio.
Ecco, mi sono incantato per un secondo davanti a questo bambino e per come ha esposto il suo pensiero: concreto, limpido, sereno.
Ecco, questo bambino delle elementari ha spazzato via i miei dubbi come nessun dottorato/ricercatore/esperto in materia di psicologia infantile siano riusciti a fare. Adesso so cosa pensare quando qualcuno parlerà di adozioni da parte degli omosessuali.
Probabilmente ha ragione Veltroni, i bambini sanno, e dovremmo ascoltarli più spesso.-Andrea Paglierini, andreapaglierini@yahoo.it-QUI-


“Same sex marriage”: le parole della Corte Suprema USA

Caro Beppe, spero che le parole del giudice Kennedy, estensore della sentenza della Corte Suprema che ha esteso a tutti gli stati dell’unione il diritto al “same sex marriage”, possano chiarire molte delle domande che sono state fatte in questo forum: “No union is more profound than marriage, for it embodies the highest ideals of love, fidelity, devotion, sacrifice, and family. In forming a marital union, two people become something greater than once they were. As some of the petitioners in these cases demonstrate, marriage embodies a love that may endure even past death. It would misunderstand these men and women to say they disrespect the idea of marriage. Their plea is that they do respect it, respect it so deeply that they seek to find its fulfillment for themselves. Their hope is not to be condemned to live in loneliness, excluded from one of civilization’s oldest institutions. They ask for equal dignity in the eyes of the law. The Constitution grants them that right”. Stessa dignita’ davanti alla legge per tutti. p.s. dei quattro giudici che si sono detti contrari, due sono Scalia e Alito – purtroppo – di origine italiana (e noti sostenitori della pena di morte, anche per i minorenni).-Giuseppe Lombardo, giuseppe.lom@tiscali.it-QUI-

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Stamina: Google e tutti quei fan di Vannoni


Caro Beppe, vorrei, col tuo consenso, fare un piccolo ripasso o se preferisci dare una rinfrescatina alla memoria di molti, tanti, troppi, sulla vicenda Stamina. Il guru del trattamento, Davide Vannoni, era stato accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e somministrazione di farmaci difettosi. L’accusato ha patteggiato chiudendo così il capitolo principale della vicenda. Non è però su Vannoni che vorrei dire la mia, bensì su chi gli ha dato retta, gli ha creduto, si è battuto, ha fatto pubblicità, ha messo a tacere le autorevoli voci contrarie che giustamente contrastavano la panzana. Saltano subito all’occhio due fattori: i favorevoli non erano medici (a parte i sodali di Vannoni) o scienziati e agivano dando ascolto alla pancia o peggio per ragioni elettorali e o personali. Situazione già sperimentata. Impareremo mai? Sarebbe bene ricordare chi furono quelli che erano visceralmente favorevoli a Stamina. La lista è lunga ( “A favore di Stamina” – http://bit.ly/1J8EHlJ ): gente dello spettacolo, attori, calciatori, talk show vari, Le Iene, Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle (tutti questi non perdono mai una occasione per essere contro la scienza, confermando così la loro visione tolemaica del mondo – ohibò che Umberto Eco avesse poi ragione?), amministrazioni locali, tribunali, Parlamento. Molte purtroppo le voci rimaste inascoltate, come spesso accade, degli scienziati che, argomentando e non strillando, cercavano di spiegare la bufala in atto. La vicenda fu anche seguita a livello internazionale e, come al solito, facemmo una figura barbina contribuendo a confermare se non diminuire il non già alto grado di serietà di cui il nostro povero paese gode. I proclami a favore di Vannoni sono stati in gran parte rimossi dai siti dei personaggi famosi ma oltremodo sprovveduti. Peccato per loro e per nostra fortuna, Google non dimentica nulla, quindi le loro boiate sono tuttora reperibili nella cache. Quello che a me, non so voi, lascia esterrefatto e indignato è che magistrati, tribunali, la Camera (votò all’unanimità!) e il Senato (due contrari e sei astenuti!) cioè quelli che ci devono (non dovrebbero-devono!) difendere da malfattori, truffatori e mariuoli vari, abbiano volenterosamente aiutato la truffa dandosi automaticamente la patente di sciatti inetti e sommi incompetenti. No, dico, rendiamoci conto di chi ci amministra e governa. Grazie per l’attenzione,-Paolo Verni, p4012@arcor.de-QUI-


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Paolo Poli: le precauzioni di un grande ritorno in RAI

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La rinascita di Rupert: "Felice di non essere giovane. E stufo di fare l'amico gay"

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l’artista Carlo Oneto Knet

Le porte della diversità: il tocco «irriverente» della sede dell'Arcigay Napoli

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Il record di Kendall Jenner: 2,5 mln di like per una foto su Instagram.

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Gli italiani provano gli snack americani, le facce disgustate


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 ExoSuit, la tuta di Superman e l’ingegnere italiano ad Harvard


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Cane in scooter e pure senza casco


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Tex, Dylan Dog, i grandi del fumetto alla festa della Scuola Italiana di Comix-


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People from Ischia, gli scatti di Luis Rodríguez


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 Vita da cadetti, fra tradizione e futuro


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