Sabato 8 novembre
"Andiamo a omosessualizzare Bergamo"
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Lettonia, coming out del ministro degli Esteri
Lettonia, il coming out del ministro nel Paese che non ama i gay
Estonia, sì alle unioni civili gay
---Nozze gay, il prefetto ordina- Il TAR non sospende.
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DE MAGISTRIS AD «UN GIORNO DA PECORA»
«Nozze gay, vengono gli ispettori di Alfano? Sposiamo anche loro»
Il sindaco in radio - Guarda il video
--- Omosessuali e mondo cattolico: il passo in avanti di Nosiglia.
Una rondine non fa primavera.
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Giovanna Martelli, consigliera di Renzi per le pari opportunità |
“Villaggio antidiscriminazione” (sic!)(*)
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Milano, l'assessore del Pirellone boccia la rassegna di teatro gay: "Può plagiare i bambini"
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Laura, trans di Viareggio, picchiata e insultata
---Matrimonio gay: desideri, bisogni e diritti
Caro Beppe, cari Italians, la Costituzione, art. 29,”riconosce
i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.
Cosa vuol dire “naturale”? Secondo me indica ciò che la Natura,
attraverso una selezione di milioni di anni, ha scelto come modello
adattativo migliore all’interno del Regno Animale, in particolare negli
animali più complessi quali noi siamo: il modello eterosessuale.
L’organismo Uomo però è il risultato del binomio Natura-Cultura.”Il
mondo va così, basta scuse!”, si dice, “le unioni tra persone dello
stesso sesso sono una cosa tanto normale”. Non sarò certo io a
contestare in questo caso il primato della Cultura sulla Natura!, ma una
cosa sono le unioni civili tra persone omosessuali, altra cosa è il
matrimonio civile/religioso, una cosa è la libertà di amare chi si
vuole, purché adulto e consenziente, cosa diversa è il diritto di
formarsi una famiglia, quando in gioco ci sono anche persone, i bambini,
non ancora in grado di far valere i propri diritti. Se accettiamo il
primato della Cultura sulla Natura per difendere a oltranza la libertà
di amare chi si vuole, perché allo stesso modo non accettiamo il primato
della Cultura, declinata come Psicologia, Psicanalisi, Sociologia,
Antropologia, che ha codificato ormai da diversi secoli lo sviluppo
dell’identità personale di un bambino all’interno di una coppia di
genitori eterosessuali? Buttiamo alle ortiche un patrimonio di
conoscenze che va dal complesso di Edipo in poi? Preciso che non sono
qui a mettere in discussione la capacità di una coppia omosessuale di
voler bene ai bambini, ma voler bene a qualcuno vuol dire volere il suo
bene. Come adulti vale la pena chiedersi se il diritto al figlio ad ogni
costo nell’immediato, venga prima del diritto del bambino, nel lungo
periodo, a crescere in una famiglia “naturale” dove sviluppare la
propria identità all’interno di una dialettica educativa “naturalmente”
diversa tra maschile e femminile.Daniela Rovatti, stefanovince@alice.it -QUI-
>>>>Ipocrisia
Unioni gay: chiediamo il diritto di poter assumerci dei doveri
Caro Beppe, io onestamente incomincio a essere un po’ stanco di sentire affermazioni come quelle per cui da un riconoscimento del matrimonio tra due persone dello stesso sesso, allora si finirà per riconoscere di tutto come l’incesto. Non capisco questi sillogismi. Se l’incesto è vietato nel caso di matrimonio etero, le stesse regole continueranno a valere anche nel caso di matrimoni gay. Mi sembrano solo gli stessi discorsi che facevano coloro che erano contrari ai matrimoni interrazziali nel periodo dell’America razzista. Sembra che alcune cose debbano accadere solo se si riconoscono le unioni gay. Come la fecondazione eterologa, che in realtà esiste già e vi fanno accesso molte coppie etero sterili. Ma fa scandalo solo se a ricorrervi è la coppia gay. Quindi il problema sta non nello strumento, ma nell’utilizzatore. E smettiamola di parlare di diritti o capricci. Lasciamo perdere il matrimonio religioso, che è un sacramento e ha una sua dottrina. Parliamo di quello civile. Di che si tratta? Semplicemente che io dichiaro a te stato di voler bene a questa persona e di voler impegnarmi formalmente a prendermene cura nella buona e bella cattiva sorte (e quindi poterla sostenere economicamente) in salute e in malattia (e per esempio poterla assistere in ospedale) e chiedo a te stato di permettermi di farlo. Si parla di di diritti, ma se ci pensiamo stiamo chiedendo di poter mantenere degli impegni, assumere responsabilità. In altre parole chiediamo il “diritto” di poter assumerci dei “doveri”. Non parliamo quindi di egoismo. Chi è egoista non si sposa. Franco Andrea, Francoas@gmail.com -QUI-
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