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Eurofestival: Conchita Wurst ed Emma Marrone
Gentil Severgnini, s’è fatta notare la barbuta Conchita Wurst. Drag Queen, artista austriaca: partecipante e vincitrice del cosiddetto Eurofestival. Pare l’abbia notata anche la nostra simpatica salentina Emma Marrone; purtroppo per lei però, l’esperienza europea s’è trasformata in una sonora batosta. Ma questo ci sta. La critica (decisamente colorita), invece no: “senza la barba non avrebbe avuto chance, siamo seri”. Affermazione che purtroppo mi ha ricordato immediatamente l’Italia. Dove le scuse si trovano in abbondanza, ma raramente si riesce a parlare dei propri errori. In primo luogo, grazie alla partecipazione di una cantante attuale, brava, nota in Italia, s’è capito quanto questo possa valere in una competizione a più ampio respiro: nulla. Già cara Emma, già cara Italia; quando si esce dal Belpaese, faremmo bene ad essere accorti. Ad essere meno presuntuosi, a parametrarci meglio con il resto del mondo. Comunque, mi dispiace prendere ad esempio la simpatica Marrone; dopo il suo commento però, non ho potuto far altro che informarmi meglio. Ed ho trovato sul web una sorta di backstage dei giorni che la salentina ha trascorso a Copenaghen. Continui stupori per cosa le persone mangiassero nei caffe’, fastidio per il non essere riconosciuta, incapacità nel parlare in maniera “superiore” l’inglese, vestiti non adeguati al clima, etc (alcuni lo chiamano provincialismo). Insomma, un sunto di quello che si vede regolarmente fare ai nostri rappresentanti meno famosi, ma più illustri: imprenditori e politici. Pure se piccolo, uno scivolone che l’Italia poteva risparmiarsi; forse era meglio, quando all’Eurofestival (per l’Italia), partecipavano cantanti di “serie B”; la loro umiltà pareva professionismo. Credo lo stesso, continuando il sillogismo, valga per i politici ed i manager in trasferta: faremmo meglio a mandarci chi sappia gestire relazioni, in contesti dove le regole del gioco sono diverse. Dove con “diverse” s’intenda: comunque regole! Stefano Basile, steo.io@libero.it
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Tra Conchita e suor Cristina: nuovi estremi del pop (^)
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Da Catania a Cannes, la storia della drag Fuxia (*)(**)
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Il Siviglia ha vinto l’Europa League e due giocatori, Ivan Rakitic e
Daniel Carriço, hanno festeggiato la vittoria scambiandosi un bel bacio. (*)(**)
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Il 15 maggio è la Giornata Internazionale delle Famiglie e non della Famiglia.
Anche l'edizione di quest'anno della giornata delle famiglie, celebrata il 15 maggio, è stata declinata dall'ONU al plurale, a differenza di quanto proclamano in Italia gli organi di stampa vicini alla Chiesa Cattolica e alla destra, che vorrebbero una giornata dedicata ad un solo tipo di famiglia, quella basata sul matrimonio tra un uomo e una donna.
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"Potete stappare lo champagne, i vostri figli hanno legalmente due madri!" Per la Francia eh!!
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Stephen Sutton rip
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presto
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Lo scheletro di 12mila anni fa: la nativa americana trovata negli abissi
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Di bignè, formaggio o lattuga
I 15 abiti commestibili
Ted Sabarese - Questo fotografo sa davvero
come rendere appetibile qualunque outfit, perché i vestiti che sceglie
per i suoi scatti sono tutti fatti con alimenti veri e dalla pasta cotta
alla challah (dolce della tradizione ebraica tipo pan brioche) per
finire ai waffles, ce n’è davvero per tutti i gusti
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